
La scuola di Milano e gli interni
6/05/2020, h. 11:15
Microsoft Teams Virtual Room – Chi intende partecipare deve inviare una mail a michela.bassanelli@polimi.it Il link di accesso all’incontro verrà comunicato via mail a ciascun partecipante
Seguendo le parole di Antonio Monestiroli, primo preside della ex-Scuola di Architettura Civile del Politecnico oggi ricomposta nell’unica Scuola di AUIC, Scuola di Milano non va intesa come una istituzione universitaria milanese per l’Architettura, ma come una scuola di pensiero, caratterizzata da una comune matrice culturale, quella del realismo critico, con antecedenti nell’Illuminismo lombardo (Pietro Verri, felicità solo attraverso la conoscenza), la nascita nel Razionalismo degli anni ’30 (Persico e Pagano, architettura come sostanza di cose sperate cioè come progetto di una realtà migliore dell’esistente, risolvendo la coscienza civile in stile) e i suoi sviluppi dal Dopoguerra agli anni ’70 (architettura come integrale di Utilità e Bellezza, per Ernesto N. Rogers; aggiunte teoriche di Vittorio Gregotti, Guido Canella e Aldo Rossi sul rapporto fra architettura e città), fino ad oggi. In questa Scuola l’architettura è considerata come scienza, cioè ambito di conoscenza della realtà attraverso un meditato processo razionale di astrazione che fa passare dall’apparenza delle cose alla loro essenza(fenomenologica, non eterna o immutabile), quell’essenza che col progetto e nell’opera viene portata alla luce e alla conoscenza di tutti.
Relatore: Gianni Ottolini
Responsabili: Imma Forino
349.1563026
michela.bassanelli@polimi.it
Locandina