
Hermann Czech
Starting from the existent
Mostra
Dal 21/05/2025 al 28/07/2025
21/05/2025, h. 18:00 – Inaugurazione
Politecnico di Milano, Campus Leonardo, Edificio 11, Spazio Mostre Guido Nardi
Incontri
21/05/2025, h. 16:30 Politecnico di Milano, Campus Leonardo, Edificio 11, Patio
Lecture by Hermann Czech
Discussants: Andrea Campioli, Massimo Bricocoli, Angelo Lunati
22/05/2025, h. 16:30 Politecnico di Milano, Campus Leonardo, Edificio 11, Patio
“Talks around Czech”
Discussants: Walter Angonese – USI Accademia di Architettura di Mendrisio, Michael Bergquist – Royal Institute of Technology Stockholm, Pierre-Alain Croset –DAStU Polimi, David Kohn –Architectural Association London, Eva Kuss, Wilfried Kuehn –TU Wien, Angelo Lunati –DAStU Polimi, Gennaro Postiglione –DAStU Polimi, Sara Protasoni – DAStU Polimi.
La mostra “Hermann Czech. Starting from the existent” raccoglie progetti elaborati lungo la sua intera carriera, con l’ambizione di presentare al pubblico italiano una traiettoria professionale ed intellettuale unica, con possibili assonanze con alcune analoghe esperienze milanesi. In questo momento di stagnazione, ove solo gli aspetti legati al facile consumo di un’immagine sembrano essere rilevanti, la sua intelligenza critica ed il suo ostinato sentimento di attrazione per l’esistente, nei progetti radicali così come nelle più piccole trasformazioni, sono più che mai illuminanti.
Esistono pochi architetti la cui opera è così inestricabilmente legata – e quindi straordinariamente comprensibile – alla città in cui hanno operato. Le opere costruite di Hermann Czech, così come il suo lavoro teorico, risuonano in maniera complessa con la cultura urbana viennese: con la città fisica, quella barocca e quella moderna, e con le idee rivoluzionarie degli architetti che ne hanno definito in maniera così distintiva il carattere, come Otto Wagner, Adolf Loos e Josef Frank.
Per Czech non esiste architettura senza una relazione con il luogo reale, con le contingenze inaspettatamente proficue o le circostanze inevitabilmente avverse, con l’esistente. Allo stesso tempo, per Czech non esiste architettura senza la costruzione di un pensiero, senza la produzione di una conoscenza che rielabori in termini radicalmente nuovi riflessioni già emerse in quel contesto, in una concezione relazionale e critica di continuità del pensiero e dell’azione. Per lui, esattamente come i suoi precursori illustri, costruire ed elaborare un pensiero sono facce del medesimo atto di trasformazione della realtà, una trasformazione “culturalmente sostenibile”. L’azione di Czech è rivolta quindi alla comprensione della complessità della città ed alla sua modificazione all’interno della società, in un determinato momento della storia: da qui l’architettura può costruire continuamente il suo significato, la sua qualità ambientale.
A cura di
Eva Kuss, Angelo Lunati, Gennaro Postiglione
con il supporto di Hermann Czech
Photo Credits: Gabriele Kaiser
gennaro.postiglione@polimi.it
Locandina