
La visione soggettiva: progetti e paesaggi
1Autori: Luigi Spinelli
Argomenti: Progettazione architettonica e urbana
Livello: Studi, ricerche
Dati: pp. 200 – 1a edizione 2019
In breve
Progetto e paesaggio sono il prodotto della cultura soggettiva, una modalità di percepire e rappresentare i luoghi interpretata dalla nostra predisposizione e personalità, costruita sulla nostra conoscenza ed esperienza. Per dirla con Le Corbusier, «Un luogo o un paesaggio non esistono se non per come li vedono i nostri occhi».
Presentazione del volume
“Io sono la coscienza soggettiva di questo paesaggio”: l’affermazione di Paul Cézanne potrebbe essere un titolo alternativo a questo libro, forse meno diretto, ma più colloquiale. “Un luogo o un paesaggio non esistono se non per come li vedono i nostri occhi”: la frase di Le Corbusier ne chiarirebbe meglio il significato; l’aforisma di Paul Klee lo spiegherebbe da un opposto punto di partenza: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”.
Il libro avanza una tesi che si è sedimentata nel tempo attraverso materiali di lavoro sviluppati tra ricerca e didattica, interventi a convegni, ricerche per pubblicazioni mai avvenute, appunti di lezioni, collegati da rimandi sottili e raccontati come durante una lunga conversazione: progetto e paesaggio sono il prodotto della cultura soggettiva, una modalità di percepire e rappresentare i luoghi interpretata dalla nostra predisposizione e personalità, costruita sulla nostra conoscenza ed esperienza.
Luigi Spinelli è Professore Associato di progettazione architettonica presso la Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano. Membro del collegio docenti del Dottorato PAUI del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, è coordinatore del corso di Laurea Magistrale in Architectural Design and History presso il Polo territoriale di Mantova. Dal 1986 al 2013 è stato redattore della rivista Domus. Dal 2010 è membro della redazione scientifica della rivista Territorio.
Indice
- “Io sono la coscienza soggettiva di questo paesaggio”. Introduzione
- “Compresa la parte di cielo che lo sovrasta”. L’estensione della percezione fisica del paesaggio
- “A ogni pollice dovrebbe corrispondere un fatto fiero e sublime”. Esigenza espressiva dell’edificio in altezza
- “Un dirupo della psiche metà materia solida, metà sogno e grazia”. Geografia e psicologia nella descrizione della visione di Mesa City
- “La casa l’ho comprata già fatta, ma io ho disegnato il paesaggio”. Una personale idea di immedesimazione nel paesaggio
- “A quando il piano regolatore del mondo?”. Astrazioni condivise del paesaggio urbano
- “Non sarà soltanto un edificio moderno di più. Sarà un ‘edificio insegnante'”. Comunicare la visione del progetto
- “Espressione di un individuo o gruppo sociale”. L’identità ambientale nell’Inghilterra del dopoguerra”Anche i motels sono “alienati” dalla storia e dalla geografia”. Gli esordi del paesaggio contemporaneo
- “Gli stati d’animo delle velocità aeroplaniche”. Dinamismo e infrastrutture nel paesaggio
- Nota dell’autore
- Riferimenti bibliografici
- Indice dei film
- Indice dei nomi.